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NON ESAGERIAMO

(a proposito del titolo della Sentinella del Canavese del 12 Luglio 2017) 


Anche noi non vogliamo esagerare, trasformare una piccolezza in un caso, montare la panna di una vicenda in fondo banale… però… questa storia ci trasmette un senso di fastidio.

Cos’è che ci da fastidio di questa storia? Ciò che ci da fastidio non è l’amplificazione di un piccolo fatto, la “probabile” menzogna che sta alla base della vicenda, il tentativo di strappare qualche copia in più venduta con un titolone ad effetto, il fatto che si titoli su di un episodio immaginario e non sulla smentita… ciò che ci da fastidio è che il giornale locale abbia sparato in prima pagina che è giusto NON rispettare la legge.

Lo sappiamo che è finita da un pezzo l’epoca in cui il giornalismo operava per la crescita della società civile, cercava sempre la verità, controllava le fonti… eccetera. Va bene, quell’epoca è finita. Ma qui vediamo molto di più: ci si inventa una storia e si colpisce una società pubblica sulla base del principio che è errato chiedere il rispetto delle regole. Ripetiamo:


CI SI INVENTA UNA STORIA

SI COLPISCE UNA SOCIETA’ PUBBLICA

SULLA BASE DEL PRINCIPIO CHE E’ GIUSTO NON RISPETTARE LE REGOLE


L’argomento utilizzato non è che la società pubblica abbia fatto qualcosa di sbagliato, ed infatti non c’è nulla di sbagliato nell’operato che viene raccontato, ma ciononostante il titolo lascia intendere che sia stato effettuato chissà quale sopruso: viene raccontata una storia di mamme con passeggini, bambini che piangono, lacrime, biglietti scaduti da pochi minuti... Vien da dire: per fortuna che in Piazza Freguglia non c’è la scalinata di Odessa…

Ecco i fatti come sono stati raccontati dal giornale locale: una giovane mamma si attarda negli uffici pubblici a causa delle code, ad un certo punto si accorge con sgomento che il tempo sta passando e che il ticket della sosta sta scadendo, torna velocemente al parcheggio ma quando giunge si accorge che le è già stata comminata la multa DOPO POCHI MINUTI dalla scadenza del tempo. Rintraccia gli ausiliari nella piazza, li implora di togliergliela, ma quelli, inflessibili, non sentono ragioni e sprezzantemente se ne infischiano.

Ecco i fatti come si sono svolti secondo la nostra ricostruzione: una signora in piazza Freguglia si avvicina agli ausiliari esibendo una multa, e chiedendo se invece della multa può essere semplicemente pagato il surplus della sosta. Gli ausiliari le comunicano che non è possibile, una sanzione una volta comminata può essere annullata solo sulla base di precise motivazioni. Notare: la sanzione si riferiva ad un ticket di sosta scaduto da circa un’ora.

Su questa vicenda è stato costruito un castello di menzogne e attacchi che sui social sono stati anche offensivi. Invitiamo questa signora a presentarsi nei nostri uffici, o dove ritiene, e ad esibire il tagliando con la multa “vessatoria”. Se è vero che la multa è stata data dopo pochi minuti, come raccontato, le restituiremo di tasca nostra l’importo (ci siamo già tassati). Se non è vero, o, peggio, se la persona non si presenterà, riteniamo che sia stata fatta una grave offesa al nostro operato e ai cittadini onesti che rispettano le regole. Che sono sempre di più: nei primi 6 mesi dell’anno le multe sono diminuite del 2,5%. O forse … gli ausiliari sono troppo tolleranti?

 

NON ESAGERIAMO

 

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